Due mostre da non perdere a Settembre
Con l’arrivo di settembre ritorniamo a riprendere i ritmi abituali ma è essenziale non dimenticare di ritagliarci del tempo per nutrire lo spirito e la mente.
L’arte e la cultura offrono l’opportunità di arricchire le nostre giornate e di ritrovare quella meraviglia che rischia di perdersi routine: in questo mese, la città di Genova propone mostre imperdibili, due delle quali ospitate in luoghi affascinanti e storici nel cuore del centro.
Visitarle non solo ci permette di immergerci in mondi lontani e fantastici, ma ci ricorda l’importanza di esplorare, stupirsi e lasciarsi ispirare dalla bellezza che ci circonda. Scopriamo insieme queste due esposizioni che sapranno regalare momenti di riflessione.
ANIMALI NEI BESTIARI MEDIEVALI (fino a Dicembre 2024)
Museo di Storia Naturale Giacomo Doria
La mostra “Animali nel Medioevo” al Museo di Storia Naturale “Giacomo Doria” di Genova offre un affascinante viaggio nel mondo medievale esplorando il ruolo simbolico degli animali, reali e fantastici, nell’immaginario dell’epoca. Durante il Medioevo, gli animali non venivano solo studiati dal punto di vista zoologico, ma erano soggetti ad interpretazioni simboliche e morali, accuratamente descritte nei bestiari medievali: questi testi, riccamente illustrati, catalogavano le creature con l’intento di spiegare il grande disegno divino, dove ogni animale aveva un ruolo e un significato particolare.
La mostra evidenzia come, attraverso il Cristianesimo, gli animali fossero visti in una posizione di subordinazione rispetto all’uomo, riflettendo una visione antropocentrica del creato. Il leone, ad esempio, è un simbolo ricorrente che nei bestiari: passò dall’essere visto come una bestia feroce, emblema del male, a rappresentare la forza e la giustizia divine.
Le raffigurazioni del leone nelle chiese, ad esempio, simboleggiavano il trionfo della fede cristiana sul peccato e la tentazione. Le statue di leoni posti davanti a chiese e cattedrali rappresentavano Cristo che protegge il suo gregge.
Questa trasformazione simbolica viene esplorata attraverso le collezioni del museo, che accostano reperti zoologici a raffigurazioni artistiche medievali.
Il percorso espositivo permette ai visitatori di comprendere meglio l’interazione tra fede, cultura e mondo naturale nel contesto medievale.
ARTIFICIALIA (fino al 13 ottobre 2024)
Castello D’Albertis
Al Castello D’Albertis di Genova, la mostra “ARTIFICIALIA, il rinnovo della meraviglia” ci permette di affacciarci nel mondo delle Wunderkammer, celebri stanze delle meraviglie del Rinascimento e del Barocco. Queste camere, un tempo riservate a collezionisti e studiosi, erano veri e propri gabinetti di curiosità, dove si mescolavano oggetti d’arte, reperti naturali e strumenti scientifici provenienti da ogni angolo del mondo. L’obiettivo delle Wunderkammer era di racchiudere l’universo in poche stanze suscitando stupore e meraviglia nei visitatori.
Il Castello D’Albertis, con la sua ricca collezione etnografica e di souvenir raccolti dal Capitano Enrico Alberto D’Albertis durante i suoi viaggi, si presta perfettamente come contenitore di queste meraviglie. Le installazioni di Carolina Cuneo e Carla Iacono dialogano con l’ambiente, arricchendo l’esperienza del visitatore attraverso opere che evocano le antiche Wunderkammer, ma con un tocco contemporaneo e ironico.
Tra le opere di Carolina Cuneo, spicca “Dendromagia”, una serie di immagini progettate per evocare lo stupore che si prova di fronte all’incomprensibile e al misterioso, come nelle antiche “Camere delle Meraviglie”.
Carla Iacono, invece, presenta la serie “Portable Wunderkammern” e le “Teche dei Vizi”, miniature che esplorano temi come la democratizzazione dell’arte e la poetica del “meraviglioso”.
Completano l’esposizione due opere realizzate in collaborazione dalle due artiste: “Cartografia immaginaria”, una mappa di una terra sconosciuta, e il “Narvicorno aureo”, un omaggio al famoso dente di narvalo che un tempo accoglieva gli ospiti del castello.
Queste opere, insieme alle altre installazioni, rinnovano il senso di meraviglia e invitano i visitatori a riflettere sul ruolo dell’arte e della fantasia come strumenti per riscoprire una dimensione più umana e sostenibile.