Mostre al femminile – Palazzo Ducale
Due sguardi straordinari: l’arte di Berthe Morisot e Lisetta Carmi a Palazzo Ducale
Questo autunno, Palazzo Ducale di Genova si dedica alla cultura visiva con due mostre dedicate a due figure femminili: Berthe Morisot, pioniera dell’Impressionismo, e Lisetta Carmi, fotografa genovese che ha fatto della realtà il suo campo di battaglia visivo.
Impression, Morisot – La luce mediterranea e lo sguardo di un’artista rivoluzionaria
Dal 12 ottobre 2024 al 23 febbraio 2025, l’Appartamento del Doge accoglierà la prima grande retrospettiva italiana dedicata a Berthe Morisot, un nome che ha accompagnato la nascita dell’Impressionismo. Unica donna ad esporre con Monet, Renoir, Manet e Degas nel celebre studio di Felix Nadar nel 1874, Morisot ha infranto ogni barriera, conciliando una carriera artistica rivoluzionaria con la vita familiare. Attraverso 86 opere tra dipinti, acqueforti, acquerelli e pastelli, si avrà l’opportunità di immergersi nel suo mondo, tra luce, colore e delicati tratti che raccontano la vita quotidiana, la femminilità e i paesaggi intrisi di quella luce mediterranea che tanto influenzò il suo stile, in particolare durante i soggiorni sulla Riviera tra il 1881 e il 1889.
La mostra, curata da Marianne Mathieu, esperta di Morisot e dell’Impressionismo, è un viaggio non solo nell’arte, ma anche nel dialogo che ebbe con i grandi artisti ed intellettuali del suo tempo, da Mallarmé a Zola. E non è un caso che l’evento si inserisca nelle celebrazioni del 150º anniversario dell’Impressionismo, in collaborazione con il Museo d’Orsay di Parigi e la mostra di Nizza Berthe Morisot. Escales impressionistes, per gli amanti dell’arte, questa è un’opportunità unica di scoprire opere inedite e di esplorare la forza di una donna che ha contribuito a ridefinire i confini della pittura.
Molto vicino, incredibilmente lontano – Lisetta Carmi e il coraggio di guardare oltre
Dal 23 ottobre 2024 al 30 marzo 2025, il Sottoporticato di Palazzo Ducale offrirà una retrospettiva potente e intensa su Lisetta Carmi, una delle figure più originali della fotografia italiana. In occasione del centenario della sua nascita, la mostra celebra lo sguardo audace e anticonformista di una donna che, attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica, ha saputo dare voce a chi era invisibile, viaggiando con il cuore e con l’anima in mondi lontani e profondamente umani.
Lisetta Carmi, nata a Genova nel 1924, ha raccontato un’epoca con le sue immagini che espongono storie senza filtri. Dalle celebri foto dei travestiti negli anni ’60, che scossero il panorama culturale con la loro cruda onestà, alla serie Erotismo e autoritarismo a Staglieno, in cui il cimitero monumentale genovese diventa un simbolo dei paradossi della borghesia ottocentesca, Carmi ha usato la fotografia come strumento di denuncia e introspezione sociale. Emerge anche una Genova a tutto tondo, con il mondo del lavoro, il porto e l’industria, immortalata in scatti che raccontano la città e le sue trasformazioni.
Curata da Giovanni Battista Martini, custode del vasto archivio di Carmi, e Ilaria Bonacossa, direttrice di Palazzo Ducale, la mostra è un omaggio non solo alla fotografa, ma a una vita vissuta tra arte e impegno sociale, le sue foto inedite a colori affiancano i celebri scatti in bianco e nero, offrendo un ritratto complesso e sfaccettato di una donna che non ha mai avuto paura di esplorare l’anima umana.
Berthe Morisot e Lisetta Carmi: un viaggio che parte dalla delicatezza della pittura impressionista per arrivare all’intensità della fotografia sociale. Genova, con Palazzo Ducale, diventa il palcoscenico perfetto per queste celebrazioni dell’arte al femminile, offrendo un’occasione unica di riflessione, emozione e scoperta.