Gli storici locali della città: un tour tra le botteghe dei caruggi della Superba

Genova, un labirinto di vicoli e una costellazione di botteghe che raccontano storie affascinanti e custodiscono preziosi segreti della città. Nel cuore del centro storico, si trovano autentiche perle, piccole e pittoresche, che raccolgono tradizioni e sapori che si perdono nella notte dei tempi.

Scoprire le botteghe del centro storico di Genova è un modo per immergersi nella tradizione e respirare l’atmosfera autentica di questa città millenaria. Passeggiando per le strade acciottolate, i profumi inebrianti e le vetrine variegate attirano l’attenzione e incantano i sensi.

In questo articolo, vi racconteremo la storia e qualche curiosità di alcune delle botteghe più affascinanti e caratteristiche della tradizione genovese.

Antica Friggitoria Carega

Storicamente, le friggitorie di Genova si sono insediate di fronte al mare che bagna il Porto Antico, tra le volute medievali dei portici di Sottoripa. La più nota tra le poche ancora in attività è certamente l’Antica Friggitoria Carega di via Sottoripa 113r, nata nel lontano 1942. Non ci sono insegne fuori dal locale, ma i profumi sapranno condurvi davanti ad un banco pieno di leccornie.

Una specialità imperdibile è la farinata. Si narra infatti che questo piatto nacque nel 1284, al rientro dei genovesi vincenti dalla battaglia della Meloria. Durante una tempesta, alcuni barili di olio e sacchi di farina di ceci si rovesciarono e unendosi all’acqua salata diedero vita ad un insolito miscuglio. Fecero asciugare l’impasto e venne scoperta la farinata che tutti conosciamo e amiamo. Per scherno agli sconfitti della battaglia e per il suo caratteristico colore, questa prelibatezza venne soprannominata “Oro di Pisa”.

Non rinunciate anche le altre specialità: frittelle di baccalà, panissa, acciughe, polpi, bianchetti, polpettoni di verdura e tanto altro.

Antica Tripperia La Casana

Centopelli, cuffia, cordone, gruppo, castagnetta, ricetto e gola: ecco i sette tagli della trippa.

Questo prelibato piatto della tradizione genovese lo potrete trovare in Vico della Casana 3 all’Antica Tripperia.

Dal 1890, nella bottega si fondono armonia, bellezza e semplicità grazie agli elementi architettonici, agli arredi e agli utensili originali di inizio Novecento. Fino a una cinquantina di anni fa i genovesi erano soliti sedersi sugli sgabelli e fare uno spuntino sui tavoli in legno col piano di marmo. Erano soprattutto operai e portuali che, andando al lavoro, assaporavano una tazza fumante di brodo di trippa.

Per i più curiosi e creativi, vi sveliamo una versione per veri amanti della trippa. La ricetta del 1920, la più antica e vicina a quella originale, aggiunge i funghi secchi, un ingrediente onnipresente nella cucina Ligure di terra. La ricetta prevede la cottura della trippa con midollo osseo, funghi, brodo di carne, parmigiano e latte.

Farmacia Operaia Sormani

Aperta nel 1927, la bellezza della farmacia emerge già dal portone, caratterizzato da un ricco fastigio scolpito, che affaccia su Piazza della Raibetta 6r. Una volta entrati, rimarrete stregati dal tipico pavimento in ardesia e marmo bianco, dal bancone in legno intagliato con mascheroni, lesene, festoni, stemmi e motivi vegetali che rivestono come boiserie l’intero ambiente interno.

Completano il tutto gli arredi: pilloliere, vasi da farmacia in ceramica e mortai in bronzo, con i quali preparare antiche ricette mediche e una bottiglia per fare il seltz.

L’appellativo “operaia” deriva dal fatto che in questi luoghi venivano applicati sconti e agevolazioni ai lavoratori del porto.

Inoltre, all’interno della farmacia noterete un orologio d’epoca retto da due grifoni alati. L’ora è ferma alle 3:35 del mattino, ora in cui su Genova cadevano le bombe inglesi nel 1941.

La Barberia Giacalone

In Vico dei Caprettari al civico 14 rosso, nasce nel 1908 la Barberia Giacalone. Nel 1922 il figlio del fondatore della bottega decide di rinnovare gli allestimenti del locale, secondo gli stilemi di quel periodo che uniscono il gusto liberty e l’Art Decò.

La “galleria degli specchi” che caratterizza la bottega è piena di luci e consiste in un modello in scala delle più famose gallerie delle residenze reali. Rimarrete affascinati dall’atmosfera tipica della belle époque che ammanta il vicolo.

Lungo la parte alta delle pareti, pannelli in cristallo verde smeraldo e oro contribuiscono a colorare la luce che, rimbalzando da uno specchio all’altro, irradia tutto il locale.

Nel 1949 la barberia viene immortalata nel film “Le mura di Malapaga“, con un indimenticabile Jean Gabin.

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