PORTE DI GENOVA: L’ingresso nella Superba

Le porte di Genova sono un simbolo della storia e dell’identità della nostra città. Fanno parte del complesso sistema di difesa della Superba insieme a imponenti mura e torri di guardia, le porte erano posizionate lungo il perimetro delle fortificazioni in maniera strategica, non soltanto per vedetta ma anche come rappresentazione di potere e prosperità della Repubblica di Genova.

Oltre ad essere delle barriere fisiche contro gli attacchi dei nemici, servivano anche per regolare il flusso di persone e merci che transitavano in città, contribuendo così non solo alla sicurezza ma anche al controllo del commercio e delle attività economiche.

Le più celebri sono Porta di Vacca e Porta Soprana: dalle caratteristiche architettoniche di ognuna si intuisce la funzione principale, potevano infatti essere più massicce e imponenti con torri di guardia o più sobrie e funzionali.

Porta Soprana:

Per preservare l’autonomia della Repubblica, i genovesi eressero imponenti mura difensive intorno alla città, note come le Mura del Barbarossa. La costruzione di questa fondamentale opera, completata in un tempo record tra il 1155 e il 1159, richiese un notevole impegno sia materiale che finanziario da parte dei cittadini genovesi.

Nel 1161, le porte a due torri furono completate, e alcune di esse resistono ancora oggi, tra cui la celebre Porta Soprana e le Torri di Sant’Andrea, Aurea e Santa Fede.

Porta Soprana fungeva da ingresso principale alla città per chi proveniva dall’est, dominando il piano di Sant’Andrea, così chiamato dal monastero che un tempo sorgeva lì. Quest’ultimo venne demolito nel XIX secolo per far spazio a Via Dante e al palazzo che ospita oggi la Banca d’Italia, sopravvisse il chiostro, un autentico gioiello di architettura romanica.

Porta di Vacca:

La Porta dei Vacca prende il nome dalla famiglia Vachero, proprietaria di numerosi edifici nella zona circostante.

Posizionata a occidente, tra Piazza della Nunziata ed il porto, chiude le mura del Barbarossa del XI secolo. È caratterizzata da due torri semicircolari connesse da un arco a sesto acuto e da un cammino di ronda merlato, presenta una somiglianza notevole con Porta Soprana, che si trova sul lato opposto della città storica.

Nel corso del Settecento, la torre rivolta verso monte fu integrata nel palazzo Serra, mentre quella rivolta verso il mare è stata riportata alla vista grazie ai restauri del 1960.

Le porte di Genova ci ricordano che la città è stata un crocevia di culture, idee e merci: ancora oggi queste opere monumentali sono integrate nel tessuto cittadino, ferme a ricordarci la potenza della Repubblica Genovese.

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