MOSTRE IN CITTà

NOSTALGIA, Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo

Dal 25 aprile al 1° settembre 2024 nell’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale si terrà la mostra sul sentimento della nostalgia: termine apparso nel 1688 per la prima volta nella dissertazione di dottorato di Johannes Hofer, che riconosce e studia il malessere dei soldati svizzeri lontani da casa.

La trasformazione della nostalgia da patologia medica a sentimento avvenne soprattutto a partire dall’Ottocento con l’analisi del disagio che si prova quando si è costretti a vivere in un tempo e luogo diversi da quelli idealizzati in cui invece vorremmo trovarci.

La mostra offre un percorso espositivo di espressioni individuali e collettive tra Ottocento e Novecento seguendo nove sezioni tematiche, ciascuna introdotta da figure epiche, mitologiche -come Odisseo ed Enea- e dai grandi autori che hanno rappresentato questo sentimento -come Dante, Leopardi, Proust.

Curata da Matteo Fochessati e Anna Vyazemtseva, la mostra è prodotta e realizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro 2023

Qui non c’è niente da leggere. Libri d’artista dagli archivi genovesi …niente da leggere…tutto da guardare

Dal 11 gennaio al 28 aprile presso il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce si trova un percorso espositivo dedicato al libro d’artista: un genere multiforme e complesso che ha dato origine ad un filone espressivo usato tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento.

I libri d’autore in mostra appartengono a diversi archivi cittadini, difficili da definire: ci sono libri che non si possono sfogliare -come quello in pietra onice di Mirella Bentivoglio- o alcuni tutti visuali, senza alfabeto ma solo con immagini.

Il libro diventa uno strumento di espressione non tradizionale, le parole diventano secondarie e in alcuni casi illeggibili, composte da scritture frammentate.

Curata da Veronica Bassini, Caterina Gualco, Leo Lecci. 

Comitato scientifico: Veronica Bassini, Caterina Gualco, Leo Lecci e Francesca Serrati. 

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