Dialetto Zeneize: alla scoperta dei principali scioglilingua e modi di dire

Il dialetto genovese è considerato la variante più prestigiosa e diffusa della lingua ligure, una lingua romanza tradizionalmente associata a quelle galloitaliche (piemontese, lombardo, emiliano e romagnolo), che ha subito influenze dal latino e dalle lingue celtiche e germaniche.

Il dialetto zeneize presenta una sua grammatica, un suo vocabolario e pronunce distinti rispetto alla lingua italiana, tanto da rappresentare, insieme al dialetto veneto, una delle varietà meglio differenziate e riconoscibili nel contesto italiano settentrionale.

Ma dove nasce la lingua deicaruggi dellaSuperba e quali sono i principali scioglilingua e modi dire in dialetto zeneize? Scopriamolo insieme!

Dialetto genovese e l’influenza di vari popoli e culture

Dai tempi antichi, la storia della Liguria è segnata dall’influenza di varie popolazioni. Essendo un crocevia strategico nel Mediterraneo, Genova è un centro di incontro per popoli e dialetti diversi. La varietà di lingue parlate per le vie della Superba ha contribuito a rendere il genovese un dialetto unico e differente da quelli circostanti.

Durante il IX secolo, le popolazioni settentrionali invadono i territori del Nord Italia. La Liguria è bersaglio dell’espansione del popolo gallico, che lascia il proprio segno linguistico. Allo stesso tempo, l’influenza spagnola e portoghese rimane significativa, evidenziando una ricchezza di vocali e consonanti superiore alla lingua italiana.

Con il finire del IX secolo, la Liguria entra in contatto con il popolo arabo, con cui si instaurano rapporti commerciali e diplomatici. Le ambizioni coloniali nei territori musulmani portano i liguri ad avvicinarsi alla lingua araba soprattutto per facilitare il dialogo. Questi scambi culturali accentuano l’influenza araba anche nelle regioni controllate dalla Superba.

L’ultima grande influenza linguistica avviene con l’annessione al Regno di Napoleone, che permette al francese di influenzare il dialetto genovese. Infine, con la nascita del Regno d’Italia, l’élite intellettuale genovese inizia ad abbandonare il proprio idioma avvicinandosi sempre di più alla lingua italiana.

Moddi de dì genovesi

I modi di dire genovesi derivano dagli usi e costumi della tradizione del popolo ligure ed esprimono in modo sintetico concetti più profondi dettati dall’esperienza comune.

Ne citiamo alcuni, con la loro traduzione in italiano e il significato:

  • Sciúsciā e sciorbî no se pêu

Traduzione: soffiare e sorbire non si può;

Significato: non si possono fare due cose contemporaneamente.

  • Chi veu stâ ben piggie o mondo comme ven

Traduzione: chi vuol star bene, prenda il mondo così come viene;

Significato: bisogna accontentarsi di ciò che si ha.

  • Sbaglia finn-a o præve in to a dî messa

Traduzione: sbaglia anche il prete a dire la messa;

Significato: nessuno è perfetto.

  • Se n’accorziemo a-o frizze, se saiàn pèsci o anghille

Traduzione: ce ne accorgeremo nel friggere, se saranno pesci o anguille;

Significato: certe constatazioni si possono fare soltanto a tempo debito.

  • Scinché e prie anian a-o fondo, d’abbelinæ ghe ne saià delongo

Traduzione: finché le pietre affonderanno, gli sciocchi non mancheranno;

Significato: il mondo è pieno di sciocchi.

Scioglilingua genovesi

Caratterizzati da suoni ricchi e melodici, gli scioglilingua genovesi offrono sfide attraverso giochi di parole e suoni che mettono alla prova la pronuncia e l’abilità linguistica. Sono un modo divertente per esercitarsi con la lingua e apprezzarne la ricchezza fonetica e semantica.

  • Son zeneise, riso ræo, strenzo i denti e parlo ciæo 
    Traduzione: son Genovese, rido raramente, stringo i denti e parlo chiaro
  • Chi tê chi te chi, ti che te chi, ti no ti o sê, ti m’irriti mi, ti tirriti ti, di giî de lì e ti te ne vê
    Traduzione: chi sei tu che sei qui, tu che sei qui, tu non lo sai, mi irriti a me, ti irriti te, giri da lì e te ne vai.
  • Cieue cian cian ma cieue
    Traduzione: piove piano piano ma piove
  • A-o meu neo, ghe sun neu nae noe, unn-a de neu nae noe a no veu anâ

Traduzione: al molo nuovo, ci sono nove navi nuove, una delle nove navi nuove non vuole andare.

  • Sò asæ s’a sâ a sâ asæ pe sâ a sâsissa
    Traduzione: non so se il sale basterà per salare la salsiccia
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