ARCHIVIO DI STATO DI GENOVA

Dietro le facciate degli eleganti palazzi del centro storico e le mura delle antiche biblioteche, si trovano secoli di documenti, testimoni della complessa storia della Repubblica di Genova.

I numerosi archivi privati genovesi attraversano i secoli, permettono di immergerci in vicende lontane con collezioni di documenti di ogni tipo, dalle minuziose registrazioni dei commerci marittimi fino alle dispute tra famiglie aristocratiche, ci offrono un racconto delle vicende quotidiane e storiche della nostra città. Gli archivi privati delle famiglie genovesi, spesso fondamentali per ricostruire eventi e fatti storici, sono consultabili facendone richiesta alla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria.

L’archivio di Stato di Genova invece offre la possibilità di accedere al materiale non solo fisicamente, ma anche -parzialmente- in formato digitale.

ARCHIVIO DI STATO DI GENOVA

L’Archivio di Stato genovese è un orgoglio cittadino: la collezione dei documenti notarili è una delle più celebrate in tutto il mondo, sono presenti i cartolari del XII secolo – unici al mondo- ed oltre 150 del XIII secolo (a fronte dei circa 50 conservati nel resto d’Italia e d’Europa), quasi 450 unità del Trecento e 1033 filze quattrocentesche.

Il nostro Archivio è una fonte senza eguali per ampiezza temporale e geografica degli atti: la documentazione inizia nel 952 ed arriva agli anni ’80 del Ventesimo secolo, viaggia dall’Inghilterra alle Fiandre, dalla Spagna al Maghreb, dal Levante al Mar Nero.

Sono imperdibili:

  • il più antico registro notarile esistente, il Cartolare di Giovanni Scriba datato 1154-1164
  • i Libri Iurium, serie di 9 manoscritto dei secoli XII-XVIII, i più antichi dei quali riportano il testo dell’iscrizione che i genovesi fecero porre nel 1105 sull’architrave dell’altare del Santo Sepolcro di Gerusalemme, dove sono elencati i privilegi ricevuti in Terrasanta dopo la Prima Crociata
  • la lettera dei Protettori di San Giorgio a Cristoforo Colombo con la quale si congratulano per la scoperta dell’America
  • il Testamento del genovese Nicolò Paganini del 1837 in cui lascia in eredità il suo celebre violino detto “il Cannone” alla Città di Genova

La nostra città è particolarmente ricca di archivi che si differenziano per appartenenza e tipologia di documenti raccolti. Ne è un esempio interessante l’Archivio Ligure della Scrittura Popolare che raccoglie materiale scrittorio personale, spesso prodotto da soggetti a basso tasso di scolarizzazione, donando così uno sguardo intimo e dettagliato sulla vita quotidiana e sulle tradizioni liguri nel corso dei secoli.

ARCHIVIO LIGURE DELLA SCRITTURA POPOLARE

L’Archivio Ligure della Scrittura Popolare (ALSP) nasce nel 1986 e, dal 2017, diventa centro di documentazione e ricerca scientifica presso l’Università di Genova. L’interesse inizialmente era concentrato sulle lettere, diari e memorie dei migranti e soldati della Prima guerra mondiale, ma grazie all’attività di ricerca e divulgazione, l’Archivio ha raccolto un vasto patrimonio documentario che include agende di lavoro, ricettari, libri di famiglia, scritture di protesta a partire dall’età napoleonica fino ai giorni nostri, con particolare attenzione ad eventi specifici (come le giornate del G8 a Genova).

L’esistenza di archivi che si preoccupano di conservare materiale per lo studio del punto di vista della gente comune, semicolta e gli egodocumenti, sono fondamentali per mantenere una visione d’insieme della storia, non fatta solo di grandi eventi, guerre e conquiste, ma anche delle persone che li hanno vissuti.

L’ ALSP si distingue da istituzioni simili, italiane e straniere, per le finalità scientifiche più che memorialistiche: i documenti raccolti sono utili agli studi sul rapporto tra oralità e scrittura, esistenze individuali ed eventi collettivi e su temi come i processi di alfabetizzazione e gli usi sociali della scrittura in contesti migratori, bellici, lavorativi e familiari.

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